Film statunitense del 1958, diretto da
D. Sirk. Interpreti principali: J. Gavin, L. Pulver, K. Wynn, J. Hutton, J.
Mahoney. È la seconda guerra mondiale; Ernst Graeber (Gavin), soldato
dell'esercito tedesco, torna nella sua città natale per una licenza e la
trova distrutta dai bombardamenti. Dopo il matrimonio con l'ex compagna di
scuola Elisabeth (Pulver), deve raggiungere i suoi compagni sul fronte russo
proprio nel momento della ritirata nazista. Coinvolto nella cattura di una
prigioniera russa, decide di lasciarla andare, ma viene da questa ucciso. Tratto
dal quasi omonimo romanzo di E.M. Remarque (
Tempo di vivere,
tempo di
morire), il film, realizzato da un regista di origini tedesche, vuole
offrire una personale visione sulla fine dell'idea di una Germania esempio di
forza, potenza e predominio. Lo stile è melodrammatico, ma il regista
riesce a inserirvi aspetti simbolici (l'albero che muta aspetto a seconda delle
stagioni ma anche in seguito a eventi bellici, come il suo improvviso fiorire
dopo l'esplosione nei suoi pressi di una bomba) e momenti di alta
drammaticità, rappresentata dal confronto tra l'orrore della guerra e la
bellezza dei momenti di vita "normale" vissuti dal protagonista. Il
film contiene alcune parti cammeo tra le quali segnaliamo quelle affidate a un
giovane Klaus Kinski (il tenente della Gestapo che consegna a Elisabeth l'urna
con le ceneri del padre morto in un campo di concentramento) e a Remarque stesso
(Polhlmann, vecchio professore antinazista).